di Marco Gatto
Nel contributo si sostiene che l’attualità del pensiero di Marx consista nel valore gnoseologico e politico attribuito alla nozione di “astrazione reale”, così come viene sviluppata nelle pagine del Capitale. Tale categoria permette di dar conto oggi del nesso inscindibile tra totalizzazione capitalistica e produzione di soggettività appunto astratta, svuotata delle sue determinazioni concrete e votata a un’esposizione fraudolenta del proprio Sé nelle forme nichilistiche del simulacro e della cultura distrattiva.
Incontrando così un nuovo ordine simbolico, costituito dall’estetizzazione del quotidiano, il capitale si presenta oggi come garante di un sistema culturale profondissimo, entro il quale viene a dissimularsi il suo dominio e, come ha scritto, István Mészáros, la sua ambizione metabolica. Il marxismo dell’astrazione rappresenta il contraltare dialettico di questa dimensione nuovamente alienante, un possibile arnese teorico per riabilitare un sapere critico realmente capace di opposizione che però non resti avvinghiato alle contraddizioni del passato e si presenti aperto alle sfide del presente.