Condomini interculturali: sperimentazioni informali di nuovi luoghi urbani
Negli ultimi anni, nelle occupazioni di Roma, la popolazione di origine straniera ha superato quella di origine italiana, è un esperimento informale di città accogliente che molto ha da insegnare alla città formale. Sono condomini interculturali dove oltre alle case esistono cortili, giardini, spazi di soglia e spazi comuni ormai estinti nel resto della città. Ma sono luoghi dove la città formale ha difficoltà ad entrare, enclave le cui mura diventano a volte barriere fisiche insormontabili come i muri dei pregiudizi che le circondano. Saranno presentate alcune riflessioni derivate dal lavoro sul campo, che con il LAC_Laboratorio di Arti Civiche ho compiuto in diversi contesti romani tra il 2009 e il 2014.
Francesco Careri, Professore Associato e Direttore del Master Studi del Territorio / Environmental Humanities, presso l’Università di Roma Tre. Dal 1995 è membro fondatore del laboratorio di Arte Urbana Stalker Osservatorio Nomade, con cui sperimenta metodologie di intervento creativo nella città multiculturale e dell’abitare informale a Roma. Tra le sue pubblicazioni: Constant. New Babylon, una città nomade (Testo & Immagine, 2001) e Walkscapes. Camminare come pratica estetica, (Einaudi, 2006); Stalker /Savorengo Ker. Dal campo nomadi alla casa di tutti, (Linaria, 2015).