L’emergenza politica della questione urbana e la ricerca di una cittadinanza metropolitana
Nel 2001 quando la sinistra, dopo un secolo, accede alla responsabilità di governo del Comune di Parigi, la situazione è complicata: giustapposizione di strutture metropolitane e un’organizzazione politica pre-metropolitana. Tutto era mal compreso, venivano utilizzate categorie obsolete: il centro e la periferia, la capitale e la sua periferia. Non c’era coscienza, nella sfera politica, del fatto metropolitano e del rapporto complesso tra Parigi e le sue periferie: di dominazione da parte della città capitale e d’indifferenza reciproca.
La prima tappa è consistita nell’annodare un dialogo politico paritario tra Parigi e le collettività limitrofe. La seconda, nel lavorare all’emergenza di una governance della metropoli, affermando il suo carattere policentrico: policentrismo gerarchizzato considerando il considerevole peso di Parigi (simbolico, patrimoniale, politico, economico, etc.).
Questa seconda tappa è stata fatta in un’opacità pressoché completa. I cittadini non sono stati informati e ancora meno associati a questi processi. È la sfida odierna: come fare emergere un racconto metropolitano che permetta un’appropriazione democratica e cittadina delle poste in gioco?
[En 2001 quand la gauche, après un siècle accède aux responsabilité à la mairie de Paris , la situation est compliquée: juxtaposition de structures métropolitaines et d’une organisation politique pré- métropolitaine. Tout cela étant mal compris avec l’utilisation de catégories obsolètes : le centre et la périphérie , la capitale et Sa banlieue. Il n’y avait pas dans la sphère politique conscience du fait métropolitain. Le tout baignant dans un rapport complexe entre Paris et les Banlieues. Rapport de domination de la part de la ville capitale, d’indifférence réciproque.
La première étape a consisté à nouer un dialogue politique égalitaire entre Paris et les collectivités voisines. La seconde à travailler à l’émergence d’une gouvernance politique de la métropole, tout en affirmant son caractère polycentrique. Polycentrisme hiérarchisé au regard du poids considérable de Paris (symbolique, patrimonial, politique, économique etc…)
Cette seconde étape s’est faite dans une opacité à peu près complète. Les citoyens n’ont pas été informés et encore moins associes a ces processus. C’est le défi d’aujourd’hui comment faire émerger un récit métropolitain permettant une appropriation démocratique et citoyenne de ces enjeux?]
Pierre Mansat, presidente dell’agenzia internazionale del Grand Paris dal 2014, è stato responsabile del PCF per il 20 arrondissement (1989), consigliere di Parigi (1995, 2001, 2008), assessore alle periferie del comune di Parigi (2008-2014). Ha un master in Gestione Pubblica dell’IEP (Istituto di Studi Politici) di Parigi ed è stato auditore dell’IHEDATE (Institut des Hautes Etudes d’Aménagement des Territoires Européens). È autore del blog www.pierremansat.com dedicato al Grand Paris e alle relazioni tra Parigi e le banlieues.