di Vittorio Morfino
La teoria della temporalità marxista si basa su una concezione della storicità ereditata da Hegel e su una costellazione di concetti fondamentali sviluppati dalla grande tradizione illuministica: unicità, continuità, stadialità epocale. Non è difficile trovare questa problematica in testi come il Manifesto del Partito Comunista o la Prefazione del 1859, da cui si può tracciare una lunga serie di filiazioni che arrivano fino ai giorni nostri.
Tuttavia, tracciando i contorni della tradizione marxista, è possibile individuare una serie di concetti (che indico attraverso la categoria generale di “temporalità plurale”) che sembrerebbe segnalare l’inadeguatezza di una concezione lineare dello sviluppo storico. Nell’intervento saranno esaminati alcuni momenti salienti: dal Diciotto Brumaio alla Lettera a Vera Zasulič, dal Bloch di Eredità di questo tempo a quello di Sul progresso, fino all’Althusser della temporalità differenziale e oltre.