Hitchcock,Welles e Lang; Huston, Kubrick e Laughton.
L’espressionismo, il noir e il western; Leni Riefenstahl, Germi e Altman. Il neorealismo e il poliziottesco italiani; Bellocchio, Haneke e Sokurov.
Il cinema hollywoodiano dei nostri anni e i giochi di prestigio di Christopher Nolan.
In Fotogrammi dal moderno, l’autore fa dialogare questi e altri maestri, queste e altre poetiche cinematografiche, con sicuri capisaldi del pensiero contemporaneo, con svariate opere letterarie, per sondare il rapporto tra tali mondi stilistici e i contesti storico-sociali che li hanno visti nascere o di cui essi hanno inteso offrirci acute trasfigurazioni.
L’esegesi filmica si traduce così, pagina dopo pagina, nell’irrinunciabile tassello di una più ampia riflessione critica sul Novecento, sull’oggi.
Antonio Tricorni (Catania, 1975), critico letterario e cinematografico, ha pubblicato tra l’altro: Sull’opera mancata di Pasolini. Un autore irrisolto e il suo laboratorio (2005); Il brogliaccio losco dell’umanista. Cinema, cronaca, letteratura (2007); La Repubblica delle Lettere. Generazioni, scrittori, società nell’Italia contemporanea (2010); Nessuna militanza, nessun compiacimento. Poveri esercizi di critica non dovuta (2014). Con Mario Pezzella ha curato i volumi I fantasmi del moderno. Temi e figure del cinema noir (2010) e I corpi del Potere. Il cinema di Aleksandr Sokurov (2012).